venerdì 30 novembre 2012
Hearts-Celtic
Mi ero ripromesso di non andare. Infatti, il biglietto per la gara di mercoledì l’ho comprato in prevendita, certo, ma solo martedì mattino. Tutta colpa di twitter e dei nuovi “amici telematici”, della campagna #SaveOurHearts e del fatto che questa squadra mi ha proprio preso, alla fine.
Insomma, alla fine alle 6pm salgo sul bus numero 33, dai West Princes Gardens, fermata praticamente di fronte alla National Gallery in Princes St, dopo esser stato in centro per un “Praline Latte” da Costa (paghi uno prendi due, non male); noto che già sul bus ci sono molte sciarpe maroon, mi sento tra amici, ma ognuno sta sulle sue e la mia esce dalla tasca del parka solo in prossimità della fermata.
C’è tanta polizia per strada (anche a cavallo), quando il bus imbocca Dalry Rd; del resto, quella di stasera è riconosciuta come “partita a rischio” perchè tra Jambos e Bhoys non corre buon sangue. Colpa delle troppe bandiere irlandesi da una parte, della religione, della rivalità tra Edimburgo e Glasgow, delle Union Jack sventolate da questa parte, dell’aggressione a Neil Lennon di un anno e mezzo fa.
Il Tynie stasera non sarà sold out, però 15260 spettatori sono pur sempre un bel colpo d’occhio; il Roseburn Stand, il settore riservato agli ospiti, sarà praticamente esaurito e i supporters Hoops, per quanto, dopo stasera, non siano più tra i miei preferiti, devo riconoscere che saranno uno spettacolo.
Ma prima che tutto cominci, prima dei sette arresti, della torcia accesa dagli ospiti, dei canti settariani, del “la carestia è finita tornate a casa” e “volate indietro in Inghilterra”, degli inni irlandesi cantati a squarciagola e di un tifo che, mi dicono, si è sentito a qualche miglio di distanza, prima di tutto questo, molto banalmente, trovo il mio posto nel Gorgie Stand, realizzo che vedrò la gara da una prospettiva fantastica e mi alzo, per una “mince pie” (bissata, nell’intervallo, stavolta da una “gravy pie” decisamente più buona anche nel nome - Hearty Pie) e un caffè caldo che mi riconcilia col mondo. C’è tempo di sfogliare il programma, di farsi un’idea sulle formazioni, prima di riprendere il mio posto 22, settore Z fila 7. Sul calcio d’angolo, con la porta alla mia destra e il Wheatfield Stand alla sinistra, con gli ospiti di fronte e l’impressione, per un attimo, di essere nel parterre di Marassi...
Poi comincia la gara e, per i supporters maroon, il calvario. Che, ad esser sinceri, dura mezz’ora. Al 30’ il Celtic è già avanti, 3 a 0. Capitan Zaliukas in bambola totale, squadra intimorita dalla forza fisica celtica. Game over.
I giovani Jambos si “sbattono” in campo, ma gli Hoops danno l’impressione di strapotenza, a volte strafottenza, sono decisamente sovradimensionati per questa insipida SPL. Quando Hooper mette a segno il gol dello 0-4, il Tynecastle inizia a svuotarsi. Four goal doon. Prima della gara, wee chances di strappare un punto. Adesso, meno di zero.
Entra anche Samaras, l’attaccante greco, entra anche Scott Brown, odioso capitano della nazionale scozzese, una sorta di John Terry in kilt; fortunatamente, la sete di sangue delle belve in biancoverde è sazia e non infieriscono ulteriormente sulle rovine degli Hearts.
Che, sul finire, sbagliano anche un calcio di rigore; o, meglio, il portiere inglese del Celtic, Forster, già convocato da Roy Hodgson nella nazionale dei “Three Lions”, si supera negando a “Zal” la soddisfazione del gol e completando una serata molto positiva, fatta di almeno tre parate strepitose.
Finisce così; al fischio di chiusura, il pubblico rimasto sugli spalti si affretta verso le uscite.
Fortunatamente, la Lothian Buses ha aumentato le corse in zona e aspetto meno di cinque minuti prima di imbarcarmi sul bestione numero 1 verso Prince St.
Il bus fa capolinea ad Easter Rd, ironia della sorte, dove proprio domenica prossima, alle 3.30pm, gli Hearts saranno di scena per il 4th round di Scottish Cup, nel derby contro gli Hibs. Un remake dell’ormai celeberrima finale della scorsa stagione, finita 5-1 per gli Hearts e diventata, da più di sei mesi, un vero e proprio trend tra tutti i tifosi maroon.
Stavolta, questa la vedremo al pub. Stand ospiti esaurito in prelazione in meno di due giorni.
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