sabato 29 dicembre 2012

Ediburgh Rugby-Glasgow Warriors (1872 Cup, 2nd leg) 17-21


I Glasgow Warriors conquistano la quarta "1872 Cup" consecutiva, quella del 140° anniversario, battendo anche a domicilio sul terreno del "Murrayfield" l'Edinburgh Rugby al termine di un'altra gara senza storia, dominata sia dal punto di vista tecnico che tattico. Una vittoria netta, schiacciante, mai in discussione, che bissa il successo di una settimana fa allo "Scotstoun" e consente ai Warriors, oltre alla conquista del trofeo, di consolidare la posizione in zona playoff nella PRO12.
Una tempesta di vento (fino a 25mph) e acqua, durata dalla tarda sera di ieri fino a mattino inoltrato avrebbe potuto compromettere, se non il regolare svolgimento dell'incontro (perché, fortunatamente, stiamo sempre parlando di rugby!) sicuramente lo spettacolo per i numerosi spettatori (tra cui tanti tifosi da Glasgow) che sono accorsi al Murrayfield quest'oggi. Per la prima volta, infatti, noto pubblico anche dietro una delle due "acca", cosa davvero positiva e indice del fatto che la gara è davvero molto sentita, da queste parti, come ho avuto modo di sperimentare in questa settimana che ha diviso i due inter-city derby, in programma per la undicesima e dodicesima giornata di RaboDirect PRO12 con lo schema, festivo, del back-to-back, ovvero andata e ritorno ravvicinate.
Questa formula, adottata anche per le altre gare del torneo celtico (oggi era in programma anche il ritorno del derby italiano, tra Benetton Treviso e le Zebre) è stata scelta per agevolare gli spostamenti delle squadre nel periodo festivo e garantire maggiore afflusso di spettatori.
Come al solito, i fuochi d'artificio hanno accolto le due squadre in campo e la gara, proprio come era accaduto una settimana fa, entra subito nel vivo.
Perchè Edinburgh spinge ma i Warriors vanno, dopo soli sei minuti di gioco e al termine della prima, vera occasione offensiva, oltre la linea a marcare la meta con l'ala Maitland che finalizza nell'angolo alla sinistra d'attacco un'azione nata dalla parte opposta, da un ovale giocato al largo in un breakdown ai ventidue rossoneri.



Horne non trasforma e poco dopo una punizione di Laidlaw riporta sotto i Gunners che si trovano anche col vantaggio dell'uomo in più già al 13', quando ancora Horne è protagonista in negativo, prendendosi il giallo per un placcaggio pericoloso a metà campo.
La gara non decolla e Edinburgh calcia letteralmente alle ortiche la palla per il primo vantaggio, con Laidlaw che manda a lato una punizione che l'arbitro Paterson ha concesso per un fuorigioco e che i Warriors, contestandola, hanno addirittura avvicinato di dieci metri ai pali.
Il tempo, oggi, è il peggior nemico di Edinburgh, insieme alla fretta di trovare i punti per raggiungere il vantaggio di dieci lunghezze che permetterebbe loro di conquistare anche la coppa.
Tuttavia, sembra, finora, che i Weegies siano in completo controllo del match.
Infatti non solo passano incolumi i dieci minuti in inferiorità, ma marcano, cinque minuti dopo, la seconda meta dell'incontro con Jackson che intercetta a metà campo un ovale giocato malissimo da Francis (ancora una volta prestazione incolore dell'apertura di Edinburgh). Edinburgh riesce nell'impresa di prendere una meta battendo veloce una punizione conquistata da una rolling maul, per la prima volta nel match con il proprio pack capace di avere la meglio su quello avversario.
Continua ad essere imbarazzante la prestazione difensiva dei Gunners, che si salvano dal tracollo poco dopo per ben due volte, la prima grazie all'intervento dell'arbitro, che annulla una meta ad Harley per (presunta) irregolarità nel breakdown, la seconda per un miracoloso quanto goffo recupero di Visser a meno di cinque metri dalla linea di meta. I Warriors muovono comunque ancora il tabellino, chiudendo il primo tempo sul 3-16 (grazie a due punizioni di Horne).
Ironia della sorte, i Glaswegians sono in vantaggio di tredici punti, poco più di quelli che servirebbero ad Edinburgh. Che, adesso, ne deve fare ventitré, senza subirne, per provare a ribaltare risultato, pronostico ed inerzia del match.



La ripresa si apre coi Warriors ancora in attacco e ancora vicini alla marcatura per ben due volte nei primi dieci minuti, la prima con Paterson che deve consultarsi con il TMO prima di non convalidare e indicare la touche ai cinque metri e la seconda con un'offensiva "alla mano" bloccata da una scorrettezza dei Warriors a pochi metri dalla linea di meta. La pressione dei Glaswegians toglie l'ossigeno ad Edinburgh, che resta con l'uomo in meno (52') quando Jacobsen si prende il giallo, per entrata scorretta al breakdown.
E quando i Warriors marcano la terza meta con Pyrgos (55', non trasformata da Horne), la gara è virtualmente finita, col tabellino che dice 3-21.
Adesso Glasgow si rilassa, come era capitato anche nella gara dello Scotstoun ed Edinburgh marca la sua prima meta con il centro King abile a sfruttare uno sfondamento centrale dell'estremo Tonks. Laidlaw trasforma da sotto i pali e i Gunners accorciano le distanze, sul 10-21.
Glasgow manca la meta del bonus al minuto 63', quando una grande azione di van der Merwe viene vanificata, incredibilmente, da un avanti di Hogg ad un passo dalla linea. E quando Bradley decide, finalmente, di apportare i cambi nei trequarti, togliendo Francis, spostando Laidlaw apertura e il neo entrato Rees mediano di mischia, la musica per i Gunners inizia a cambiare. Infatti ne beneficia soprattuto il gioco offensivo di Edinburgh, con il redivivo Tim Visser, che va a marcare sotto i pali la meta del 17-21 (trasformata da Laidlaw) che se non riapre i giochi per la coppa, almeno rimette in discussione la vittoria del match, a cinque minuti dalla fine.
Tuttavia i Warriors, pur mancando il bonus offensivo, conquistano vittoria e coppa, lasciando ai Gunners solo un amaro punto di bonus difensivo.


venerdì 28 dicembre 2012

In preparazione di Hogmanay...




Hogmanay sta arrivando, e la città di Edimburgo si sta preparando ad accogliere i quasi 75mila visitatori che, è stato previsto, gremiranno Princes St. e i giardini sotto il Castello per celebrare il nuovo anno.
La ventesima edizione del festival di fine anno, che ha dato ulteriore lustro worldwide alla Capitale scozzese, si aprirà il 30 con la consueta sfilata delle torce, "Torchlight Procession", che partirà alle 6.30pm dalla City Chambers, sul Royal Mile, attraversando la Old Town per raggiungere la meta, Calton Hill, attorno alle 7.45pm
Sulla collina che sovrasta Edimburgo ci sarà la conclusione della processione, con un falò a celebrare un rito di origini celtiche che affonda le sue radici nella storia ancestrale della Scozia.


Intanto, come detto, si stanno ultimando i preparativi per la "folle" notte del 31 dicembre.
Ci saranno mille agenti, tra poliziotti e stewards, a pattugliare le vie del centro per garantire a tutti i partecipanti di godere della festa nel migliore dei modi. Allo scoccare della mezzanotte, ci saranno fuochi d'artificio dalla spianata del Castello, per la prima volta accompagnati dalla musica.
La Lothian Police ha anche, via social network, iniziato a ricordare alcuni semplici accorgimenti per evitare spiacevoli inconvenienti, come vestirsi bene (wrap up warm) perchè saranno previsti 2-3°C, non bere oltre il proprio limite (impossibile, verrebbe da dire...) e mettere le bevande alcoliche portate da casa in contenitori di plastica, dal momento che il vetro è bandito per ovvie ragioni di ordine pubblico.

"1872 Cup" 2nd leg preview




Si avvicina la grande sfida di domani ed entrambe le squadre si stanno preparando all'evento.
Oltre all'interesse sul campo, anche sugli spalti sarà presente un folto pubblico e sarà interessante vedere se i weegies supereranno in numero i padroni di casa.
Edinburgh ha sciolto la riserva sulla panchina: sarà Niven a sedersi in panchina, perchè Nel non ha superato il test di idoneità fisica di questa mattina.

Vediamo cosa dicono i numeri della sfida, alla vigilia del kick off previsto per domani alle ore 4.05pm

Edinburgh Rugby non vince in casa dallo scorso 23 novembre, contro gli Ospreys, ma questa è anche l'unica vittoria registrata al Murrayfield da settembre.
Nelle sfide intercity, i Gunners hanno vinto l'unica gara (degli ultimi otto incontri tra le due squadre) il 2 gennaio 2011, vittoria che comunque non ha permesso loro di conquistare la "1872 Cup" che i Warriors conquistano da tre stagioni consecutive.
I Warriors hanno battuto Edinburgh nell'ultimo incontro dello Scotstoun di venerdì scorso, ma erano reduci da quattro sconfitte consecutive, contando PRO12 e Heineken Cup dove nessuna squadra scozzese ha, nelle ultime otto partite giocate complessivamente, ancora conquistato una vittoria (Edinburgh non ha ancora totalizzato nemmeno un punto nella massima competizione europea per Clubs).


Arbitro della sfida sarà lo scozzese internazionale IRB Neil Paterson, coadiuvato da assistenti e TMO anch'essi affiliati alla SRU.

giovedì 27 dicembre 2012

"1872 Cup", i XV per la sfida decisiva




A due giorni dalla partita che assegnerà la 140° "1872 Cup" gli head coach di Edinburgh e Warriors hanno svelato i XV che si sfideranno al Murrayfield, sabato 29.12 alle ore 4.30pm
Vediamo, più da vicino, le scelte delle due squadre.
Ricordiamo, velocemente, il regolamento per l'assegnazione del trofeo, nelle due partite "back-to-back" valide anche per la "RaboDirect PRO12": la squadra che avrà totalizzato più punti sul campo al termine delle due partite conquisterà il trofeo. Essendo finita 23-14 la gara di andata in favore dei Glasgow Warriors, Edinburgh dovrà battere i rivali, sul terreno amico, con dieci punti di scarto per vincere la coppa.


Coach Bradley, stavolta, non utilizza il "mind game" della settimana scorsa, quando ha presentato una squadra piena di incognite, specialmente per quanto riguarda i trequarti, sciogliendo subito tutti i nodi.
Spicca, sinceramente, la conferma del finora deludente Piers Francis all'apertura, a far coppia con capitan Laidlaw ancora schierato mediano di mischia, con Dougie Fife unico cambio nel reparto arretrato al posto dell'infortunato Lee Jones.
I cambiamenti più importanti sono stati apportati al pacchetto di mischia, con cinque sostituzioni dovute, principalmente, ad infortuni. Chunk Jacobsen torna titolare, dopo che un attacco influenzale lo ha costretto a saltare la gara di andata a formazioni già consegnate agli arbitri, e formerà la prima linea con Andy Titterel e il tallonatore Geoff Cross. Sean Cox sostituisce van der Westhuizen, mentre il capitano delle Fiji, Talei, sarà schierato col numero 8 a completare con Denton e Roddy Grant la terza linea.
"I derby sono sempre partite particolari e possiamo già sentire tutti la tensione della prossima sfida; oltretutto, dobbiamo recuperare dieci punti agli avversari e chiediamo quindi a tutti i giocatori un'ulteriore carica per sabato", ha detto Bradley. "Dobbiamo combattere per conquistare il trofeo e sarà utile anche il sostegno dei nostri tifosi".

Edinburgh Rugby

15 Greig Tonks
14 Dougie Fife
13 Matt Scott
12 James King
11 Tim Visser
10 Piers Francis
  9 Greig Laidlaw (captain)
  1 Allan Jacobsen
  2 Andy Titterrell
  3 Geoff Cross
  4 Grant Gilchrist
  5 Sean Cox
  6 David Denton
  7 Roddy Grant
  8 Netani Talei

Substitutes


16 Steven Lawrie
17 Robin Hislop
18 Lewis Niven/Willem Nel
19 Perry Parker
20 Dimitri Basilaia
21 Richie Rees
22 Ben Atiga
23 Sep Visser



Townsend ha apportato cinque cambi alla squadra che, poco meno di una settimana fa, ha conquistato la vittoria nella gara di andata dello Scotstoun Stadium.
Stuart Hogg torna titolare con la maglia numero 15 e Pyrgos partirà in mediana in coppia con Ruaridh Jackson, al posto del fijiano Matawalu che si accomoda in panchina. DTH Van der Merwe conserva il posto all'ala, così come i due centri Horne e Lamont.
Nel pacchetto di mischia, esordio nell' intercity derby per il sudafricano Josh Strauss, che rimpiazzerà l'infrtunato Chris Fusaro in terza linea. Tom Ryder farà coppia con capitan Kellock in seconda linea, mentre in prima linea il tallonatore della nazionale scozzese, Dougie Hall, sostituirà Pat MacArthur.
"Abbiamo visto quanto sia stata fisica la prima gara", ha detto il coach degli avanti dei Warriors, Shade Munro,"e per sabato ci aspettiamo addirittura un incontro ancora più combattuto. Abbiamo giocato bene settimana scorsa, specialmente nei raggruppamenti, ma abbiamo visto all'inizio della ripresa, quando Edinburgh ha alzato il livello, quanto possono essere pericolosi e potenti".

Glasgow Warriors

15 Stuart Hogg
14 Sean Maitland
13 Sean Lamont
12 Peter Horne
11 DTH van der Merwe
10 Ruaridh Jackson
  9 Henry Pyrgos
  8 Ryan Wilson
  7 Rob Harley
  6 Josh Strauss
  5 Al Kellock (captain)
  4 Tom Ryder
  3 Moray Low
  2 Dougie Hall
  1 Ryan Grant

Substitutes


16 Pat MacArthur 

17 Gordon Reid

18 German Araoz

19 Tim Swinson

20 James Eddie

21 Niko Matawalu

22 Duncan Weir

23 Graeme Morrison



lunedì 24 dicembre 2012

Hearts-Dundee United (ovvero Rudi's back at Tynie)






Oggi è il giorno che tutti coloro che hanno a cuore gli Hearts stavano aspettando da qualche tempo, perchè domenica 23 dicembre, nel match pre-natalizio contro il Dundee United, il Tynecastle può riabbracciare Rudi Skacel.
La gara odierna, infatti, segna il ritorno di “Sir” Rudi in Gorgie dopo qualche mese di assenza e dopo aver lasciato gli Hearts al termine della scorsa stagione, culminata con il trionfo in Scottish Cup contro gli Hibs del 19 maggio. 
Skacel è stato ingaggiato dallo United con un contratto di tre mesi, che scadrà il prossimo 30 gennaio, e ha scelto il numero 51, per ricordare il risultato della finale. Tutti i Jambos sperano di poter rivedere Skacel in maroon, ma per il momento si accontentano, si fa per dire, di gremire le tribune del Tynie e di celebrare, con un’ovazione, il proprio idolo, al minuto 51, ovviamente.
Gli Hearts, lasciando da parte Rudi, arrivano a questa gara dopo due risultati utili consecutivi e, nonostante le brutte notizie in merito all’estensione dell’embargo agli acquisti da parte della SPL, vogliono regalare ai propri tifosi una vittoria, nell’ultima gara interna del 2012.




La cornice di pubblico è buona, ci sono più di 13600 spettatori e l’atmosfera che si respira è interessante. Gli ospiti raggiungono Edimburgo in quasi cinquecento unità, non male anche a causa di problemi logistici causati, nel Tayside, dalle copiose piogge e dai conseguenti allagamenti. 
I Jambos entrano in campo convinti di poter centrare il risultato; coach McGlynn si è finalmente convinto di schierare la squadra col 4-4-2 e i risultati gli stanno dando ragione, dopo aver buttato al vento la qualificazione al 5° turno di Scottish Cup nel derby perso ad inizio mese. Infatti gli Hearts, pur non giocando un primo tempo perfetto, vanno a riposo sul 2-0, grazie ad una doppietta del redivivo Stevenson (il secondo gol su rigore). Gli Arabs non sono quasi mai pericolosi, e Skacel gira a vuoto fino al momento della sua sostituzione (77’), quando viene accompagnato all’uscita da una standing ovation di tutto lo stadio. Il Dundee United, oggi in completa divisa bianca, accorcia le distanze in avvio di ripresa con Watson, in presunto offside, ma non danno mai l’impressione di poter essere un pericolo per la vittoria dei padroni di casa. Che, anzi, possono anche rammaricarsi per alcune clamorose occasioni sprecate in contropiede.




Finisce quindi 2-1 per gli Hearts, che aprono un mini-ciclo conquistando il terzo risultato utile consecutivo, ottimo viatico per il Natale e per le prossime due, fondamentali sfide che chiuderanno il 2012: le trasferte a Kilmarnock nel Boxing Day e nelle Highland, a Dingwall, contro il Ross County.
Il 2013, poi, si aprirà con il terzo derby stagionale contro gli Hibs, il primo in casa dopo “That Day in May”. Ci sarà da divertirsi, anche perchè gli Hibees, adesso, sono a soli tre punti di distanza e, vista la loro condizione di forma, gli Hearts potrebbero presentarsi il 3 gennaio addirittura davanti a loro in classifica.



venerdì 21 dicembre 2012

Glasgow Warriors-Edinburgh Rugby 23-14



I Glasgow Warriors si aggiudicano, e in grande stile per giunta, il primo inter-city derby della stagione, valido per la PRO12 e come primo round per l’assegnazione della 140° “1872 Cup”. E, dopo la pessima prestazione della Scozia durante i test match autunnali, come vetrina per garantirsi un cap nel prossimo 6 Nazioni.
La serata dello “Scotstoun” è fresca (5°C segnalati poco prima del fischio d’inizio) e decisamente umida, perchè da un paio di giorni i cieli sopra la Scozia sono oscurati da nuvole cariche di pioggia.
Fortunatamente non piove, altrimenti la gara sarebbe falsata, oltre che dall’inevitabile difficile gestione dell’ovale, anche dalle condizioni del terreno di gioco che, almeno nella parte sottostante il Main Stand, sono pessime; sarebbe difficile, per i giocatori, garantire uno spettacolo accettabile ai tifosi accorsi questa sera.
Il pubblico sugli spalti dello stadio di Glasgow è davvero numeroso e, come mi aspettavo, caloroso e competente. In questa città, monopolizzata dal calcio (ci sono quattro squadre professionistiche, tra cui le due celeberrime Old Firm), la passione ovale è comunque ben radicata. I Warriors hanno anche il vantaggio, rispetto alle scorse stagioni, di giocare nella loro nuova casa, lo Scotstoun appunto, che, nonostante sia lontano dal centro cittadino, permette loro di godere del sostegno del loro pubblico e di non disperdere i tifosi in una cattedrale come il Murrayfield, splendido ma sovradimensionato per la media-spettatori di Edinburgh.



I Gunners, appunto, arrivano alla prima gara della “1872 Cup” con le polveri abbastanza bagnate; nonostante i due successi consecutivi in PRO12, conquistati in casa contro gli Ospreys e in trasferta contro i Dragons, durante il novembre dei test-match internazionali, Edinburgh non ha quasi mai, finora, convinto, specialmente negli appuntamenti importanti.
Anche stasera, infatti, l’approccio dei Gunners, dopo un primo, timido sussulto iniziale, è dei peggiori. 
Edinburgh è costretto a fare a meno di Chunk Jacobsen poco prima del match, sostituito da Yapp come pilone sinistro, e nei primi venti minuti di gioco deve fronteggiare gli infortuni, seppur non gravi, del tallonatore Ford (spalla) e del flanker sudafricano van der Westhuizen (caviglia). Tutto questo, però, non può e non deve giustificare la prima mezz’ora di gioco, un vero e proprio incubo per i rossoneri. I Gunners soffrono in difesa, inevitabilmente, ma anche e soprattutto in fase offensiva; Visser non ha ricevuto un ovale giocabile, gli attaccanti non sono mai stati messi in condizione di fare male e la mediana non ha convinto, nemmeno con il rientro di capitan Laidlaw. I Warriors marcano la bellezza di tre mete, due con l’ala canadese Van der Merwe (per gli amici, DTH come le iniziali dei suoi nomi) inframmezzate da quella del flanker Hartley. Quello che comunque più sconvolge, sportivamente parlando, è la facilità con cui i Glaswegians “bucano” la difesa di Edinburgh. I padroni di casa si portano sul 17-0 (unica meta trasformata la terza, dal centro Horne) prima che Edinburgh muova il tabellino, grazie ad un piazzato di Laidlaw da sotto i pali, a punire il fuorigioco volontario e “furbetto” di Harley. 



Alla ripresa del gioco i XV sono invariati e, sembra, anche l’andmento della gara. 
Tuttavia un piazzato di Laidlaw muove subito il tabellino, ma soprattutto la meta che arriva poco dopo, con Francis che concretizza l’ottimo lavoro offensivo di Scott, riaprono i giochi per i Gunners. I Warriors entrano in campo un pò scarichi, forse appagati dopo l’ottimo primo tempo, e la voglia di rivalsa di Edinburgh fa il resto.
Adesso siamo 17-11 e c’è tutto un tempo davanti.
Per gli ospiti, visto come si era messo l’incontro, una sconfitta col punto di bonus difensivo potrebbe anche essere accettabile, dal momento che terrebbe aperti i giochi per la conquista della coppa, che nelle ultime tre stagioni ha sempre visto i Weegies trionfare.
A metà del secondo tempo Townsend, head coach dei Warriors, cambia la mediana inserendo Weir e Pyrgos (una delle poche note positive dell’autunno internazionale scozzese) per cercare di invertire l’inerzia che, al momento, sembra nelle mani dei rossoneri, nonostante sia un’inerzia che non produce nè punti, nè pericoli.
Si gioca per il break, adesso, dalla piazzola, con Weir che allunga, con due piazzati, il vantaggio dei Warriors, inframmezzato da un calcio di Laidlaw. 23-14 il risultato quando entriamo negli ultimi dieci, decisivi minuti di gioco.
La tensione è alta e dopo una meta annullata (giustamente) ai Warriors dal TMO per un avanti, dalla mischia successiva nascono due azioni pericolose sempre per i padroni di casa, che stavolta fanno valere tutto il peso del loro pack ma non riescono a concretizzare il lavoro degli avanti. La gara si chiude, comunque, nella metà campo dei Gunners, con i Warriors tutti protesi nell’estremo sforzo per marcare la meta che garantirebbe loro anche il bonus offensivo. La meta non arriva, ma i Glasgow Warriors conquistano una netta e meritata vittoria.



giovedì 20 dicembre 2012

"1872 CUP": svelati i XV per la prima sfida


Gli head coach di Glasgow Warriors ed Edinburgh hanno svelato i XV che si affronteranno domani sera, allo "Scotstoun Stadium" di Glasgow (kick off 7.35pm) per la prima delle due sfide di RaboDirectPRO12 valide per l'assegnazione della "1872 CUP" del 2012.
Vediamo come le due squadre si stanno avvicinando all'evento dell'anno.


I padroni di casa hanno recuperato il capitano, Al Kellock, uscito malconcio dopo la partita di Heineken Cup di un paio di settimane fa contro Castres, giocata proprio allo Scotstoun, ed è pronto a riprendere il suo posto in seconda linea al fianco di Tim Swinson. Fusaro torna open side flanker a rimpiazzare l'infortunato Barcaly. Nei trequarti, Lamont si sposta al centro a far coppia con Horne, con Murchie estremo come unico cambio rispetto alla sfortunata trasferta di Castres, con la conferma della mediana Jackson-Matawalu. Pyrgos in panchina a fianco di Weir, mentre Tommy Seamur, fresco di rinnovo coi weegies, sarà in tribuna. In panchina siederà anche Ryan Grant, fratello di Richie, che ha impressionato lo staff tecnico dei Glaswegians nelle ultime settimane di allenamento.
Gregor Townsend, head coach di Glasgow, ha detto di tenere molto all'incontro e che il 6 Nazioni ormai alle porte aumenterà l'intensità delle gare, dal momento che tutti i giocatori vorranno mettersi in mostra per ottenere la convocazione.
Di seguito, la formazione scelta da Townsend.

15. Peter Murchie                
14. Sean Maitland
13. Sean Lamont                     
12. Peter Horne                    
11. DTH Van der Merwe    
10. Ruaridh Jackson                        
  9. Niko Matawalu                     
  8. Ryan Wilson    
  7. Chris Fusaro
  6. Rob Harley                        
  5. Tim Swinson                        
  4. Al Kellock (Captain)        
  3. Moray Low                     
  2. Pat MacArthur                        
  1. Ryan Grant                            

Substitutes

16. Dougie Hall
17. Gordon Reid
18  German Araoz
19. Jonny Gray
20. James Eddie
21. Henry Pyrgos
22. Duncan Weir
23. Stuart Hogg




Michael Bradley, coach dei Gunners, ha annunciato la formazione martedì con alcune incognite, che riguardavano i trequarti, prima di sciogliere la riserva nel pomeriggio di ieri e confermare il suo XV per la sfida.
Capitan Laidlaw ha passato il test di idoneità e si sposterà mediano di mischia, per lasciare posto all'apertura a Piers Francis, che non ha del tutto convinto nell'ultima gara, persa, in Heineken Cup contro il Racing Metro. Nick De Luca non ha recuperato dall'infortunio, quindi la coppia di centri sarà composta da King e Scott, con Visser che ritorna all'ala con il consueto numero 11 a completare con Lee Jones e Greig Tonks i back-threes. Tra gli avanti, Allan "Chunk" Jaconsen partirà titolare in prima linea assieme a Willem Nel, preferiti a Yapp e Cross, a fianco del confermato tallonatore Ross Ford.
In terza linea torna dopo aver ben impressionato con la maglia della Scozia David Denton come blind-side flanker.
Ecco il XV di Edinburgh Rugby:

15 Greig Tonks
14 Lee Jones
13 Matt Scott
12 James King
11 Tim Visser
10 Piers Francis
 9 Greig Laidlaw CAPTAIN
  1 Allan Jacobsen
  2 Ross Ford
  3 Willem Nel
  4 Grant Gilchrist
  5 Izak van der Westhuizen
  6 David Denton
  7 Roddy Grant
  8 Stuart McInally

Substitutes


16 Andy Titterrell
17 John Yapp
18 Geoff Cross
19 Sean Cox
20 Netani Talei

21 Richie Rees
22 Ben Atiga
23 Dougie Fife

Hearts fuori dai problemi (e pronti a riabbracciare Rudi...)




Terminata la share offer del Club di Gorgie Rd e raggiunta la cifra di un milione di sterline, il direttore generale degli Hearts, Fedotovas, ha annunciato che "il pericolo che gli Hearts possano affrontare il fallimento è scacciato".
Sono stati più di 4mila i Jambos che hanno aderito alla campagna di acquisizione delle quote del Club, ma molti di più hanno collaborato a raccogliere i fondi acquistando i biglietti per le partite interne, merchandising allo shop ufficiale, partecipando agli eventi organizzati dai tifosi (per esempio, il pomeriggio del Brauhaus alla presenza di, tra gli altri, Rudi Skacel) e come le aste di cimeli.
Nell'ultima settimana sono stati raccolti ben 200mila pound, una cifra davvero considerevole che ha fatto dire alla proprietà che, nonostante non sia stato raggiunto il traguardo di £1,750mila, i problemi finanziari degli Hearts possono essere ritenuti storia.
Insomma, tutto il mondo in maroon ha fatto il suo, anche i giocatori che hanno accettato di ricevere gli stipendi in ritardo nei mesi scorsi e hanno continuato a giocare e gli Hearts possono, terminato l'embargo agli acquisti il prossimo 23 dicembre, concentrarsi nel prossimo anno solo sull'aspetto che più interessa i supporters, ovvero i risultati sul campo.
Già dalla gara di domenica, quando al Tynie tornerà proprio Rudi Skacel, uno dei giocatori più amati dai Jambos, con la maglia del Dundee United ma con quel "51" sulle spalle che ha fatto impazzire, ancora una volta, i suoi vecchi tifosi.
L'"Edinburgh Evening News" propone, nel numero odierno, un'intervista esclusiva con il ceco, che ricorda i bei momenti delle sue due carriere agli Hearts. Il 30 gennaio scadrà il suo contratto con gli Arabs e chissà che non possa decidere di tornare al Tynecastle per la sua terza volta...

martedì 18 dicembre 2012

1872 CUP: more than a match!


Venerdì prossimo allo "Scotstoun" di Glasgow andrà in scena il primo atto della doppia sfida, back-to-back, tra le due realtà del rugby scozzese, Glasgow Warriors ed Edinburgh Rugby.
Le gare tra le due squadre vedono, oltre ai punti per la classifica della RaboDirect PRO12, anche l'onore e la "1872 Cup".
Il nome della coppa indica la data della prima sfida tra le due squadre, che celebra in questa stagione i 140 anni di vita.
Un documentario di BBC Alba, "1872: a rugby rivalry", che andrà in onda domenica prossima sul canale scozzese della televisione di stato, ha cercato di approfondire la rivalità tra le due squadre, che ha  dirette ripercussioni anche sulla esistente rivalità tra le due città.
Per qualche tifoso, la tensione per la partita può essere paragonabile a quella che precede Scozia-Inghilterra, la più grande rivalità percepita nella terra di Sant'Andrea.
In un'epoca "eroica", le gare tra Edimburgo e Glasgow erano utilizzate dai giocatori per mettersi in mostra agli occhi dei selezionatori della Nazionale, per convincerli a convocarli per i match internazionali.
Adesso, che il rugby è entrato nell'era del professionismo e che in Scozia le squadre "pro" sono solo due, le partite rivestono comunque un sapore tutto particolare.
I Warriors si sono aggiudicati le ultime tre edizioni e, nonostante questa arrivi in un periodo difficile per entrambe, hanno i favori del pronostico per calare il poker. Edinburgh, dal canto suo, è reduce da due vittorie consecutive in PRO12.
Entrambe, però, continuano a faticare in Heineken Cup; nella massima competizione europea, la Scozia non ha ancora centrato una vittoria in questa stagione e questo aggrava la posizione del rugby scozzese, dal momento che anche la Nazionale è reduce da un pessimo autunno, con tre sconfitte in altrettante gare, che hanno portato alle dimissioni dell'head coach Andy Robinson, non ancora rimpiazzato a meno  di due mesi dall'inizio del 6 Nazioni.
Sul programma dell'ultimo incontro di Heineken Cup i due capitani hanno dato una loro visione del match.
Greig Laidlaw, apertura di Edinburgh e della Scozia:"è un onore giocare questo tipo di gare. Tutti vogliamo vincere, quindi in alcuni momenti lo spettacolo non è entusiasmante, magari, ma in campo diamo il massimo per portare a casa la coppa. E' il primo inter-city derby della storia del rugby, quello che si gioca da più tempo, e questo ti fa sentire di partecipare ad un evento incredibile"
Al Kellock, seconda linea dei Warriors e della Scozia:"Negli ultimi cinque anni l'incontro ha aumentato il suo significato un pò per tutti; i tifosi sono accorsi in massa allo stadio, abbiamo avuto dei sold-out e l'interesse dei media ha accresciuto maggiormente la tensione e l'attenzione. Io ho giocato con entrambe le maglie ma sono molto legato ai Warriors e tutti i tifosi lo sanno. La rivalità tra i tifosi è fantastica, genuina, e non vedo l'ora di scendere in campo".
Appuntamento, quindi, venerdì 21.12 con kick off fissato alle 7.35pm per il primo capitolo della nuova saga.

5,295,000: E' record per la popolazione scozzese




Il censimento della popolazione fatto nel 2011, i cui risultati sono stati resi noti ieri, ha rivelato che la popolazione della Scozia ha raggiunto il numero record di 5,295milioni, battendo l'ultimo dato registrato nel 2011 e, soprattutto, evidenziando un'inversione di tendenza che vedeva, dagli anni Settanta, una costante decrescita.
"Il dato evidenzia che ci sono state più nascite che decessi", ha detto Audrey Robertson, acting registrar general, "ma soprattutto che il numero delle persone che hanno scelto di raggiungere la Scozia è maggiore di quanti hanno lasciato il Paese".
Il Culture Secretary scozzese, Fiona Hyslop, ha aggiunto che "dieci anni di devolution hanno portato il Paese ad essere più dinamico ed attraente. Siamo sulla strada giusta".

A spasso per "Bruntsfield Links"



Circondato a nord da Meadows, uno dei parchi più famosi di Edimburgo, Marchmont ad est e Greenhill a sud, il Bruntsfield links è un piccolo gioiello nel cuore di Capital City, a due passi dal centro, dalla University of Edinburgh e dal nuovo, supertecnologico quartiere di "Quarter Mile", che sorge poco a nord.


Bruntsfield links è stato, nei secoli, anche luogo di pascolo per pecore e bestiame.
Tuttavia, deve la sua fama al golf, sport nazionale della Scozia. Bandito il passaggio dei cavalli, per evitare di rovinare la sua erba, al Bruntsfield si dice sia stata giocata la prima partita in assoluto di questo sport.



Il più antico golf club del mondo ha sede qui, nella "Golf Tavern House" che fin dai primi anni del Settecento ha ospitato e dissetato i membri delle "golfing societies".


E' chiaro fin da subito che il golf, qui, viene ancora praticato. Infatti si vedono numerosi avvallamenti in prossimità delle 36 buche del percorso e ci sono cartelli che ricordano di fare attenzione alle palline "volanti" nei periodi dei corsi di golf.
Si dice che gli avvallamenti nel terreno fossero stati creati, secoli or sono, per ospitare una sorta di fossa comune per le vittime della grande peste.


Tuttavia, questo resta, anche per le sue vedute sul castello e su Arthur Seat, uno dei posti più belli dove trovare riposo ad Edimburgo. Oltretutto, nei periodi più caldi sono predisposte anche aree per il barbecue. 


venerdì 14 dicembre 2012

Edinburgh Rugby-Racing Metro 92 (Heineken Cup)



Serata fresca e piovosa, quella del "Murrayfield", una delle ultime serate autunnali di questo 2012.
L'Edinburgh Rugby, stasera, si gioca una delle ultime possibilità di fare punti, in questa sfortunata campagna europea; i Gunners, infatti, hanno raccolto so far 3 sconfitte in altrettante gare e la sfida odierna, contro i non irresistibili francesi del Racing Metro 92, è decisamente quella più abbordabile, perché sia Munster che i Saracens (prossimi avversari) saranno a caccia di punti per vincere il girone e qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta.
Il Racing si presenta senza i due nazionali italiani, Lo Cicero e Mirco Bergamasco, fuori per infortunio ma con un XV comunque competitivo, mentre Bradley, coach di Edinburgh, ha scelto di schierare qualche seconda linea (anche a causa del periodo di riposo concesso dalla SRU agli internazionali, che nel pre-partita firmano autografi sulle bandiere dei tifosi) per preservare alcuni elementi importanti per il back-to-back contro i Glasgow Warriors (1872 Cup) di PRO12 in programma a fine mese.
La cornice di pubblico è buona, con 4598 spettatori tra cui una folta rappresentanza francese.



Torna Cairns, dopo quasi un anno e mezzo di stop, a far coppia al centro con Atiga, mentre Dougie Fife si sposta all'ala, con Tonks unico internazionale tornato a disposizione. Fuori Laidlaw, il 10 è affidato alle spalle di Francis che forma con Leck una mediana tutt'altro che trascendentale. I tanti errori al piede dell'apertura, mixati con una non brillante prestazione del mediano di mischia, non hanno permesso ad Edinburgh di approfittare della troppa indisciplina mostrata dai parigini. Che, per ulteriore beffa, chiudono il primo tempo avanti 6-3. Barkley, utility back inglese ex di Bath e Gloucester, non è nemmeno lui perfetto dalla piazzola, ma il suo 1/2 è colmato da Germain, mentre pesa eccome il 1/4 dell'apertura scozzese. In generale, comunque, Edinburgh non impressiona in nessuna fase di gioco, mentre il Racing Metro si limita ad arginare con i suoi avanti le (scarse) incursioni dei locali. Si gioca sotto una pioggia battente, che non cesserà mai per tutto il corso dell'incontro, e le due squadre sono costrette a calciare molto spesso per testare i riflessi delle difese avversarie.
Ne esce, come detto, un brutto primo tempo.


Nella ripresa, sono ancora i francesi a muovere il tabellino grazie al piede dell'estremo Germain, che calcia tra i pali una punizione da quasi cinquanta metri. Poi, meno di tre minuti dopo che Edinburgh resta in 14 (sin-binned Talei per un fallo professionale) si scatena una rissa sulla metà campo, che si conclude con il giallo al pilone Ben Arous a ristabilire la parità numerica. La pioggia si intensifica, se possibile, e l'ovale diventa difficile da gestire alla mano. Allora è ancora il piede dell'estremo francese a fare male, a punire l'ennesima distrazione dei Gunners, che ancora da grande distanza trova, con due calci, il massimo vantaggio per gli ospiti. Il Racing Metro è oltre il break, sul 3-15, quando entra anche il Pumas Juan Martìn Hernandez, a sostituire Barkley all'apertura e ad aumentare il tasso tecnico.
Francis, d'altro lato, continua a fare scempio di palloni, spedendo a lato anche il drop di rimessa in gioco, mentre Chunk Jacobsen suona la carica, quando entriamo negli ultimi dieci minuti di gioco.
Edinburgh entra nei ventidue avversari, ma un avanti forzato dalla difesa francese vanifica uno dei pochi sforzi dei rossoneri per cercare la marcatura.



La gara si chiude con una mischia nei cinque metri scozzesi e il Racing vicinissimo alla meta con una serie di pick and go rabbiosi. Una ripartenza di Edinburgh, dopo aver rubato palla, viene interrotta dall'ultimo errore della gara, un passaggio in avanti in prossimità dei ventidue avversari. Finisce così 3-15, con i Gunners ancora a secco di punti in Heineken Cup  e i giocatori ospiti a festeggiare sotto i propri tifosi.







giovedì 13 dicembre 2012

The first “Scottish Football Pie Award” goes to...




Ronnie Murdoch posa coi giocatori del Forres Mechanics e sotto col trofeo (foto Metro)

Il cibo servito negli stadi, nel Regno Unito, è diverso rispetto a quello cui si è abituati in Italia. Anche perchè, in Italia, si mangia a mala pena un pacchetto di patatine, ci si beve una cola ma panini e birre si “gustano”, per usare un eufemismo, nei “baracchini” all’esterno dello stadio. Che sono, in tutta franchezza, di scarsa qualità.
Qui in Scozia, ma in Gran Bretagna in generale, il cibo che viene servito nei punti di ristoro all’interno delle strutture fa parte dell’entertainment degli spettatori ed è preso molto sul serio.
A volte troppo, forse, perchè quest’anno è stato addirittura indetto il primo concorso per la miglior pie servita all’interno degli stadi scozzesi, organizzato dallo “Scotch Pie Club”.
Alla competizione hanno partecipato 48 clubs di diverse categorie, compresi club di SPL, giovanili e amatori.
Il trofeo è andato al Forres Mechanics, club che milita nella Highland Football League; la loro pie, preparata dai Murdoch Brothers, macellai della cittadina di Moray, nelle Highlands, ha battuto la concorrenza della famosa “Killie Pie” del Kilmarnock e del catering dell’Old Firm.
Il presidente del club, James Anderson, si è detto contento per la vittoria e ha annunciato che il trofeo “sarà messo in sede, nella nostra bacheca, a fianco della coppa consegnataci lo scorso anno per aver vinto la Highland League”.
E c’è qualcuno che ha ancora pregiudizi sul cibo britannico...

mercoledì 12 dicembre 2012

Sean Lamont:"Odio più la sconfitta di quanto ami la vittoria"

Sean Lamont, trequarti della Scozia e dei Glasgow Warriors, a margine della presentazione della "Caledonia Best" come nuova birra ufficiale del rugby scozzese, ha discusso degli ultimi, deludenti risultati della Nazionale Scozzese.
"Quello che è successo contro Tonga è quasi impossibile da spiegare. Non è andata male solo una cosa, è l'insieme delle cose che è andato male. Abbiamo perso la partita e abbiamo perso Andy. Robinson è una bella persona e un ottimo coach e per questo siamo dispiaciuti e ci prendiamo anche la responsabilità di quanto è capitato dopo. Abbiamo dimostrato di potercela giocare contro tutti, per esempio marcando 3 mete contro la Nuova Zelanda, ma siamo stati incostanti. Posso garantire, comunque, che tutti i ragazzi hanno dato il massimo. I match internazionali sono sempre difficili e pesanti, richiedono sempre uno sforzo superiore e siamo provati dopo tre gare importanti ma comunque siamo convinti di poter dare il nostro contributo anche in Heineken Cup fin dal prossimo fine settimana".
"Sappiamo che il prossimo coach potrebbe anche essere a tempo, ma non è importante chi sarà. Il 6 Nazioni è troppo importante e noi, idealmente, siamo concentrati per andare a giocarlo e vincerlo" continua Lamont "ogni giocatore vuole dare il massimo, specialmente quando indossa la maglia della nazionale. Personalmente, odio perdere, è orribile; odio di più il sapore della sconfitta piuttosto che amare quello della vittoria."
"Tutto quello che possiamo fare ora è giocare ancora al massimo delle nostre possibilità, chiunque sarà il coach. E' probabile che ci sarà una transizione softly ma a noi non deve interessare. Noi dobbiamo solo giocare al nostro meglio".
Intanto i Warriors si stanno preparando alla difficile trasferta in terra francese contro Castres per cercare di centrare la prima vittoria in Heineken Cup della stagione, mentre Edinburgh (ci saremo) affronterà, con lo stesso proposito, il Racing Metro 92 degli italiani Lo Cicero e M.Bergamasco (entrambi, però, saranno assenti per infortunio).

 

"Caledonia Best" nuova "Official Beer of Scottish Rugby"



Oggi pomeriggio, nel corso di una breve conferenza stampa al Murrayfield, è stato annunciato che "Caledonia Best", una birra ale del gruppo Tennent Caledonia, sarà per i prossimi 3 anni la "Official Beer of Scottish Rugby".
L'accordo non interesserà solo la Scottish Rugby, la Nazionale, ma entrambe le squadre di Club, Edinburgh Rugby e Glasgow Warriors, nonchè gli Emirates Airline Glasgow 7s.
E' la più importante partnership di questo tipo siglata tra il rugby scozzese, in tutte le sue parti, e un brand commerciale.
La partnership comincerà fin da subito, quando Warriors ed Edinburgh si contenderanno, nei due inter-city derby in programma in dicembre per il calendario di "RaboDirect PRO12", la "1872 Cup" che compie 140 anni, il match rugbystico più antico della storia.
Per celebrare l'evento, ottanta tifosi, quaranta per ogni squadra, avranno la possibilità di assistere ad entrambi i match giungendo a destinazione a bordo del pullman ufficiale della Nazionale Scozzese.
"Siamo davvero orgogliosi di poter annunciare questo accordo", ha detto durante la presentazione Paul Condron, direttore marketing della Tennent Caledonia, brand di Glasgow ma famoso in tutto il mondo per le sue birre, "perchè siamo convinti che questa partnership abbini due marchi che hanno molto in comune. Sia durante il 6 Nazioni, sia in occasione delle gare di Warriors ed Edinburgh, vogliamo con questo essere sempre vicini al cuore del rugby scozzese".
Dominic McKay, direttore commerciale della SRU, ha aggiunto che "uno degli elementi fondamentali del rugby è il fatto di sentirsi squadra, di fare gruppo prima, durante e dopo le gare e questo accordo aumenta l'offerta di prodotti di qualità anche per i nostri tifosi".
Era presente, come rappresentante della Nazionale scozzese, Sean Lamont che ha rilasciato, al termine della presentazione, un'intervista (vedi post).
L'accordo prevede che anche le altre birre del gruppo Tennent Caledonia, ovvero Tennent’s Lager, Tennent’s Original Export and Magners Golden Draught saranno servite al Murrayfield e allo Scotstoun in occasione delle gare di rugby.



martedì 11 dicembre 2012

Merry Christmas (from the City Chambers)




Ieri sera, uscendo dal "Caffè Nero" sul Royal Mile ci siamo imbattuti in uno spettacolo insolito e non pubblicizzato.
Sulla facciata della City Chambers di Edimburgo, infatti, nel periodo natalizio viene proiettato una "rappresentazione" fatta da un gioco di luci, che rimanda al Natale "sacro" (con la storia della nascita di Gesù) e "profano", con fuochi d'artificio, la neve e la slitta di Santa Claus trainata dalle renne che vola in un cielo stellato a portare i doni ai bimbi.



Siamo stati qualche minuto col naso all'insù, nella fresca serata scozzese, ma onestamente ne è valsa la pena.

lunedì 10 dicembre 2012

Flood prevention measures





Stamani esco per fare la spesa e trovo, nell’androne d’ingresso del palazzo, le nostre nuove barriere anti-alluvione appena consegnate.
Queste barriere, che sembrano di plastica ma che intravedo solo attraverso la scatola di cartone, fanno parte del piano messo in atto dall’Edinburgh Council per prevenire il rischio di inondazione, nel caso nei prossimi mesi, solitamente quelli più piovosi dell’anno, si debba ripetere il fenomeno che un paio d’anni fa ha causato numerosi problemi in zona.



Noto che anche lungo la strada ci sono cartelli che, vietando il parcheggio alle auto in prossimità dei tombini per il deflusso dell’acqua piovana, ne annunciano l’imminente pulizia.
Ammetto che tutto questo mi lascia abbastanza tranquillo, nonostante spero proprio che le suddette barriere non ci debbano servire, perchè almeno è stata predisposta, in tempo, un’azione preventiva che dovrebbe essere efficace.



Fortunatamente, poi, in zona non ci sono corsi d’acqua, solo siamo leggermente al di sotto delle strade confinanti e questo potrebbe creare un effetto-imbuto con ristagno e accumulo d’acqua (così mi è stato spiegato, almeno).
Insomma, l’inverno ormai è alle porte. Almeno speriamo di arrivarci preparati!