venerdì 4 gennaio 2013

Hearts-Hibernian 0-0





Il terzo derby stagionale di Edimburgo si chiude con un pareggio a reti bianche, al termine di una gara, tuttavia, quasi a senso unico. Perchè se è vero che l’Hibernian, in questo momento, è superiore agli Hearts, sia in classifica che come organico di squadra, bisogna riconoscere che i Jambos, stasera, meritavano di portarsi a casa la partita per il grande numero di occasioni avute (e sprecate).
Tynecastle esaurito da qualche giorno, entusiasmo alle stelle, la città di Edimburgo, solitamente sobria e tranquilla, s’è risvegliata dall’hangover post-Hogmanay con tanta voglia di calcio. Il posticipo della ventiduesima giornata di Scottish Premier League si gioca di giovedì sera, alle 7.45pm per ragioni televisive; il resto della giornata era andato in scena il pomeriggio del 2 gennaio, dichiarato “bank holiday” in Scozia e quindi, sostanzialmente, festivo. Il Celtic ha vinto a fatica contro un ottimo Motherwell al “Parkhead”, mentre l’Inverness Caledonian Thistle, ICT per gli amici, non ha potuto disputare il suo terzo derby delle Highlands contro il Ross County per allagamento del campo di Dingwall.
Gli Hibs, quindi, oltre al prestigio cittadino, si giocano anche tre punti pesanti per la loro classifica da “high-flying”. Gli Hearts, tribolati come sono da problemi finanziari e appena entrati in un mese complicato come gennaio, con lo spettro di perdere altri giocatori nel mercato invernale, vogliono arrivare al winter break con una vittoria che farebbe morale, classifica e decisamente la differenza.
Il Tynie si riempie lentamente, come consuetudine; i cancelli si aprono un’ora prima del fischio d’inizio e, all’esterno, la presenza della polizia è evidente e imponente. Strade chiuse (McLeod St, quella che passa davanti allo shop e all’ingresso del Main Stand), agenti a cavallo, blindati a presidiare i pub ritrovo dei Jambos. Fortunatamente, saranno solo due gli arresti al termine di una gara combattuta, con entrate al limite del regolamento e con una tensione che non si respirava da qualche anno, uno dei quali un tifoso degli Hibs per aver aggredito un raccattapalle.




Atmosfera incredibile all'interno del Tynecastle per tutti i novanta minuti, con entrambe le tifoserie che hanno concorso allo spettacolo.
Prima dell’inizio della partita, è stato osservato un minuto di applausi in ricordo del medico sociale degli Hearts da poco mancato; tutto lo stadio si è unito in applauso scrosciante.
Gli Hearts fanno la gara in campo e gli Hibs di coach Pat Fenlon adattano il loro gioco sul contropiede; ne esce una partita intensa, magari non spettacolare ma molto combattuta, rude al punto giusto per essere un derby. Gli Hibees, quando attaccano, sono pericolosi, ma il lavoro di Fenlon sulle teste dei giocatori è ancora lungo; infatti soffrono troppo ancora il confronto coi rivali, non riescono ad imporre la loro superiorità tecnica e rischiano, più di una volta, di capitolare. L’Hibernian sembra una squadra incompiuta, potenzialmente da piani alti ma ancora immatura dal punto di vista psicologico. Tuttavia, sembra che il posto in Europa per la prossima stagione non sia in discussione. Gli Hearts, dal canto loro, arrivano al winter break nella parte bassa della classifica, con una gara da recuperare (contro il Ross County) e con tante incognite sul futuro. Gennaio sarà un mese decisivo per la stagione dei Jambos, ma anche per il loro futuro.



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