venerdì 26 ottobre 2012

Metti una sera al "Murrayfield"...



Venerdì sera. Tempo di rugby, tempo di "RaboDirectPRO12".
Dopo le due clamorose sconfitte in campo europeo, l'Edinburgh Rugby torna a giocare in casa per l'ultima volta, prima della pausa per i test match internazionali (ci saremo, don't worry...) che vedranno impegnata anche la Scozia, contro All Blacks, Springboks e Tonga.
Ospite di stasera, al Murrayfield, sono gli Scarlets, squadra gallese della città di Llanelli, che arriva in Scozia da seconda in classifica. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti, Edinburgh decisamente di una vittoria, per scacciare la crisi incombente.
Le previsioni meteo danno sereno, ma temperature già impietose. Ed effettivamente posso confermare che, una volta ancora, i meteorologi ci hanno azzeccato. Mentre scrivo temo quasi mi si stacchino le dita, ma lo spirito "brave" mi ha ormai posseduto... mi conforta ( e non poco!) che anche i "colleghi" in tribuna stampa, nonchè tutto il pubblico presente, sia bardato fino alle orecchie.
Arrivo allo stadio della Capitale con buon anticipo, a meno di un'ora dal kick-off previsto per le 7.35pm, orario infausto ma anche questo fa parte degli "usi&costumi" locali. Passo davanti al "Roseburn Bar", il pub che fa angolo con la discesa che porta allo stadio, e sbirciando attraverso le vetrate lo vedo bello pieno, con gallesi e scozzesi che sorseggiano fiumi di ale.... non mi fermo solo perchè son da solo e, come sempre, non vedo l'ora di entrare allo stadio.
La gara di stasera è trasmessa in diretta in UK su "BBC Alba"; lo sport di stasera si chiama "Rugbaidh" e il commento è fornito in gaelico, ma è comunque apprezzabile che tutti i britannici che pagano il canone (la TV licensing, pari a circa £146) abbiano la possibilità di vedersi la partita, senza parabole o altre amenità.



Agli ingressi vengono distribuite bandierine con il logo della squadra, per creare una semplice coreografia e riscaldare l'atmosfera. Il risultato è apprezzabile, ma sono convinto che questi "Gunners" abbiano bisogno di giocare in uno stadio più piccolo, per creare la vera atmosfera e dare loro la carica; anche stasera il terreno del Murrayfield è perfetto, lo stadio è davvero meraviglioso, ma vedere poco più di 5mila persone in un catino che ne tiene più di 60mila fa davvero tristezza...
Comunque sia, la gara non è brutta, anche se le squadre si presentano rimaneggiate a causa di infortuni e precauzioni che gli head coaches prendono per rispetto delle Nazionali. Nel primo tempo Edinburgh commette i soliti, macroscopici errori in fase difensiva, che consentono agli Scarlets di marcare la bellezza di ben 4 mete (e di centrare il bonus offensivo). Di contro, i rossoneri sfruttano la loro propensione al gioco d'attacco e grazie al piede fatato dell'apertura "di riserva" Harry Leonard restano in gara, nonostante chiudano il primo tempo sotto di un break, 19-26.
Nella ripresa si gioca meglio, anche gli avanti di Edinburgh danno il loro contributo mentre pesano, e molto, le assenze tra le fila dei gallesi, che non mi erano apparsi imbattibili nemmeno quando li vidi a Treviso, poco meno di un mese fa. Tuttavia basta un piazzato a due minuti dalla sirena di Priestland, entrato proprio nel secondo tempo, per garantire agli Scarlets la vittoria per 29-28, lasciando ai Gunners, ancora una volta, le polvero bagnate.
Adesso rotta verso il mio amato bus 26, poi si cambierà a Princes St. prima di tornare a casa, per una doccia bollente...


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