mercoledì 31 ottobre 2012
Un lungo weekend
Il mio fine settimana sportivo si è chiuso sabato pomeriggio, quando, dopo più di un anno, sono tornato a sedermi al "Tynecastle".
Lo stadio di Gorgie Rd. è la casa degli Hearts, quella che posso dire sia diventata la mia squadra scozzese. Mi piace lo spirito combattivo, il non essere una delle squadre favorite per nessun titolo ma, comunque, avere una grande tradizione. Poi, in questo periodo sta anche dannatamente soffrendo un momento economico che definire "difficile" suona eufemistico e tutti questi fattori hanno concorso a far entrare i Jambos nelle mie simpatie.
Comunque sia, la gara contro il Ross County, neopromosso in Scottish Premier League, si è rivelata un vero e proprio calvario, da cui i più di 12mila spettatori sono usciti col "bordino" di 1 punto, guadagnato all'ultima azione al minuto 93, con un guizzo del giovane attaccante John Sutton.
Un 2-2 che, per come si era messa la partita, può anche andare bene così.
Domenica, invece, è tempo di pranzo in famiglia, in casa al caldo, più o meno.
Allora, stavolta "santifichiamo" la festa con l'ottimo pollo di Marks&Spencers Food, che consiglio davvero per il rapporto qualità/prezzo, con contorno di verdure bollite.
Poi, giornale e libri la fanno da padroni, mentre fuori dalla finestra il "solito" clima ci attende per la passeggiata pomeridiana.
Si sta bene, anche solo quattro passi alla scoperta del nostro quartiere sono un modo per rilassarci; è bello Morningside, c'è tutto quello che ci serve anche senza andare in centro tutti i giorni, ti dà la possibilità di trovare scorci sempre nuovi, tra una salita e una discesa che sbucano, sembra, dal nulla.
Sono giorni di attesa, delle nostre debit cards, delle bollette, delle council taxes da pagare, prima di andare in consolato a cambiare residenza... si sta, insomma, bene, decisamente bene, con il tempo a disposizione per pianificare anche i prossimi mesi, con una tranquillità che non mi capitava da anni.
Bene così, siamo sulla buona strada!
venerdì 26 ottobre 2012
Metti una sera al "Murrayfield"...
Venerdì sera. Tempo di rugby, tempo di "RaboDirectPRO12".
Dopo le due clamorose sconfitte in campo europeo, l'Edinburgh Rugby torna a giocare in casa per l'ultima volta, prima della pausa per i test match internazionali (ci saremo, don't worry...) che vedranno impegnata anche la Scozia, contro All Blacks, Springboks e Tonga.
Ospite di stasera, al Murrayfield, sono gli Scarlets, squadra gallese della città di Llanelli, che arriva in Scozia da seconda in classifica. Entrambe le squadre hanno bisogno di punti, Edinburgh decisamente di una vittoria, per scacciare la crisi incombente.
Le previsioni meteo danno sereno, ma temperature già impietose. Ed effettivamente posso confermare che, una volta ancora, i meteorologi ci hanno azzeccato. Mentre scrivo temo quasi mi si stacchino le dita, ma lo spirito "brave" mi ha ormai posseduto... mi conforta ( e non poco!) che anche i "colleghi" in tribuna stampa, nonchè tutto il pubblico presente, sia bardato fino alle orecchie.
Arrivo allo stadio della Capitale con buon anticipo, a meno di un'ora dal kick-off previsto per le 7.35pm, orario infausto ma anche questo fa parte degli "usi&costumi" locali. Passo davanti al "Roseburn Bar", il pub che fa angolo con la discesa che porta allo stadio, e sbirciando attraverso le vetrate lo vedo bello pieno, con gallesi e scozzesi che sorseggiano fiumi di ale.... non mi fermo solo perchè son da solo e, come sempre, non vedo l'ora di entrare allo stadio.
La gara di stasera è trasmessa in diretta in UK su "BBC Alba"; lo sport di stasera si chiama "Rugbaidh" e il commento è fornito in gaelico, ma è comunque apprezzabile che tutti i britannici che pagano il canone (la TV licensing, pari a circa £146) abbiano la possibilità di vedersi la partita, senza parabole o altre amenità.
Agli ingressi vengono distribuite bandierine con il logo della squadra, per creare una semplice coreografia e riscaldare l'atmosfera. Il risultato è apprezzabile, ma sono convinto che questi "Gunners" abbiano bisogno di giocare in uno stadio più piccolo, per creare la vera atmosfera e dare loro la carica; anche stasera il terreno del Murrayfield è perfetto, lo stadio è davvero meraviglioso, ma vedere poco più di 5mila persone in un catino che ne tiene più di 60mila fa davvero tristezza...
Comunque sia, la gara non è brutta, anche se le squadre si presentano rimaneggiate a causa di infortuni e precauzioni che gli head coaches prendono per rispetto delle Nazionali. Nel primo tempo Edinburgh commette i soliti, macroscopici errori in fase difensiva, che consentono agli Scarlets di marcare la bellezza di ben 4 mete (e di centrare il bonus offensivo). Di contro, i rossoneri sfruttano la loro propensione al gioco d'attacco e grazie al piede fatato dell'apertura "di riserva" Harry Leonard restano in gara, nonostante chiudano il primo tempo sotto di un break, 19-26.
Nella ripresa si gioca meglio, anche gli avanti di Edinburgh danno il loro contributo mentre pesano, e molto, le assenze tra le fila dei gallesi, che non mi erano apparsi imbattibili nemmeno quando li vidi a Treviso, poco meno di un mese fa. Tuttavia basta un piazzato a due minuti dalla sirena di Priestland, entrato proprio nel secondo tempo, per garantire agli Scarlets la vittoria per 29-28, lasciando ai Gunners, ancora una volta, le polvero bagnate.
Adesso rotta verso il mio amato bus 26, poi si cambierà a Princes St. prima di tornare a casa, per una doccia bollente...
giovedì 25 ottobre 2012
All day Scottish breakfast...
E' venuto il momento, dopo una settimana di permanenza in Scozia, di preparare anche a casa la famosissima "Scottish breakfast".
Dopo un giretto nei supermarket di zona per recuperare tutto il necessario, fin da ieri sera ci mettiamo all'opera. Soprattutto l'haggis richiede un'attenzione particolare, perché deve stare in forno per 1h20' (non abbiamo il microonde purtroppo); quindi cuoce mentre ceniamo, così si prepara e dobbiamo solo riscaldarlo.
A dire il vero, ieri sera abbiamo fatto una specie di "antipasto", con uova/fagioli in salsa/bacon, tanto per gradire... ma il bello viene oggi.
Allora: in una padella friggiamo bacon, uova e pomodori, in un'altra le fette di black pudding (potremmo dire un sanguinaccio, più o meno...) e di haggis, in un pentolino i fagioli e nel toaster i potato scones e il pane (sempre e solo "loaf", pane in cassetta già tagliato a fette solo da tostare). Mentre nel kettle bolle l'acqua per il caffè.
Il risultato è la foto qui sopra, più o meno, perchè non è uscita benissimo; comunque, diciamo che il gusto era davvero degno di un B&B o di un qualunque"cafè"che si può trovare in giro per la Capitale.
Contenti del lauto pranzo, che ci eviterà molto probabilmente di cenare, decidiamo che in qualche modo dobbiamo smaltire tutte le calorie (nonchè i grassi....) assunti.
Usciamo per fare una passeggiata in zona Gorgie-Dalry e raggiungiamo l'obiettivo: mezz'oretta defaticante, percorrendo quasi 2 miglia lungo vie e vicoli del SW di Edimburgo... il percorso alternativo ci soddisfa, quando raggiungiamo Haymarket siamo quasi stanchi e ci rifugiamo in un coffee shop per una tazza "tall" di "black filtered coffee" e per internet (finchè non riceviamo le debit card dalla nostra "cara" banca, niente connessione...) sempre vitale (!!).
Girovagando sui quotidiani (questo è "Metro" di ieri per la precisione....) ho anche scoperto che qui in GB si è soliti avvisare il pubblico, con una sorta di presentazione "sensazionale" coinvolgendo anche atleti famosi, riguardo alle consegne della corrispondenza per il periodo natalizio.
Come detto, la festività è davvero molto sentita ed è tradizione consolidata fare moltissimi regali e (ma anche tante spese) per l'occasione.
Il servizio postale è ampiamente utilizzato, perchè in molti casi le famiglie sono separate da chilometri di distanza e difficilmente si possono riunire, quindi (come vedete qui sopra) la Royal Mail comunica alle persone le date entro cui spedire i propri pacchi perchè arrivino a destinazione entro Natale.
Quindi, non si accettano lamentele. (No complaints, please).
Noi ve lo avevamo detto con largo anticipo. (anche questo, come consuetudine...)
martedì 23 ottobre 2012
It's drizzly!
Oggi è una giornata uggiosa, si direbbe in un italiano ricercato (ma non troppo).
In inglese, il concetto è espresso con un aggettivo, "drizzly", che semplifica il concetto, evitando di usare mille parole per esprimersi. Ci ha lasciati anche la "Indian Summer", credo definitivamente, e ci avviamo a grandi falcate verso il "freddo" vero.
Nel mio dialetto si direbbe che "scarnebia", con un'espressione cara al conterraneo "Giuàn" Brera.
Insomma, oggi è una di quelle giornate in cui ti rendi conto che l'inverno si sta avvicinando, e con lui il Natale (come mi ricordano le vetrine dei negozi... e i pub che già prendono prenotazioni per il pranzo del dì di festa) e tutti gli annessi e connessi.
E' strano, perché tra otto giorni sarà Halloween, una festa sempre molto attesa da queste parti, poi c'è l'anniversario dell'armistizio (celebrato l'11 novembre... avremo modo di approfondire le questioni...) eppure sembra quasi di essere alla vigilia di Natale.
Credo che tutto questo sia legato all'abitudine molto British di anticipare sempre le cose: si prenotano i viaggi con mesi di anticipo, si vendono i biglietti di una finale in programma a maggio già da ottobre... dev'essere proprio qualcosa di innato. E chi sono io, ultimo arrivato sull'Isola, per cambiare certe consuetudini?! Io, personalmente, mi adeguo e anche di buon grado.
Quindi, approfittiamo per una "gita" nel nostro quartiere, Morningside, e con l'occasione ci scappa anche la tessera d'iscrizione alla Biblioteca. Gratuita, consente di noleggiare fino a 12 articoli per 3 settimane.
Altro piccolo passo per il nostro inserimento nella comunità, prima di trovare "rifugio" nello Starbucks di zona per un corroborante Caffè Mocha (e per usare il wifi, visto che non abbiamo ancora internet a casa).
Oggi è il giorno che segna la nostra prima settimana in Scozia. C'è ancora tantissimo da fare (per fortuna!!!), ma abbiamo davvero di che essere soddisfatti.
Stasera, per festeggiare, soup. (e una pinta di Tennent's).
Cheers!
lunedì 22 ottobre 2012
Bank Account? Yes, please!
Oggi abbiamo aperto il nostro conto corrente in UK.
Contrariamente a quanto fanno tutti, ovvero prendendosi il loro tempo, noi in meno di una settimana di permanenza in suolo scozzese abbiamo sentito la necessità di avere un "account" britannico, anche solo per eliminare i fastidiosissimi costi addebitateci dall'Italia ad ogni prelievo.
E, anche, per sentirci ancora un pò di più "locali".
La nostra scelta era caduta sulla RBS, per la sola, semplicissima ragione che è il "proud sponsor" di tutto quanto è rugby in Scozia.
Purtroppo, i criteri di ammissione erano un pò troppo, diciamo così, vincolanti, e abbiamo quindi optato sulla seconda scelta a pari merito, ovvero la HSBC (banca inglese ma comunque sponsor ufficiale dei British&Irish Lions...).
Filiale di Princes St.
Dopo pochi minuti di attesa, siamo introdotti nell'open office del nostro consulente; qualche domanda, presentiamo copia del contratto di affitto, la patente di guida (dove c'è il nostro ultimo indirizzo italiano), il passaporto e in meno di un'ora abbiamo il nostro nuovo conto corrente.
Zero costi, incluso: conto, due carte di debito (il ns bancomat), internet e phone banking.
Great!
Andrew, il nostro clerk, è stato paziente e gentilissimo. Per questo merita una citazione e, per chiunque avesse in mente di aprire un bank account qui, decisamente una sponsorizzazione.
Prossimo passo: la connessione ad internet a casa.
Ma la settimana è ancora lunga. E anche stasera, visto che sono ancora sul Royal Mile, non riesco a prendermi il cuscino giusto... gosh!
domenica 21 ottobre 2012
"We'll be coming...", la Tartan Army in gonnella conquista Hampden
Sabato, da queste parti, è giorno di partita. Nonostante il rugby abbia un buon seguito, il calcio è pur sempre lo sport nazionale scozzese. Siccome Edinburgh Rugby gioca a Limerick contro Munster, gli Hearts giocano domenica all'ora di pranzo e abbiamo già tutto pronto per "onorare" il mezzogiorno festivo, decidiamo di andare a Glasgow.
Con la scusa di farci un giretto per la città, che non amo (troppo caotica!) ma che devo riconoscere è sempre molto attiva e coinvolgente, decidiamo di andare alla partita di calcio femminile: la Scozia ospita la Spagna per l'andata dei playoffs di qualificazione agli Europei del prossimo anno... la gara si gioca ad Hampden, lo stadio nazionale scozzese, e le ragazze ci vanno per la prima volta nella loro storia.
Poi l'ingresso è gratuito, quindi ci imbarchiamo sul "Cityline" dalla St.Andrew's Sq. Bus Station in direzione West (return ticket, £10).
Copriamo le circa 50 miglia in un'ora e mezza; il viaggio è tranquillo, poi abbiamo fatto colazione allo "Snax Cafè"... Questo posto è un piccolo "gioiellino": è un bar molto anglosassone, potrebbe essere uscito da un telefilm americano, dove servono una colazione fantastica, bacon/uova/fagioli/2salsicce/black pudding, a £2,90... fantastico...
Quindi, come dicevo, corroborati nel corpo e nello spirito (ma soprattutto nel corpo...) arriviamo a destinazione. Abbiamo un buon anticipo (il kick off è fissato alle 2pm) e ci facciamo un giro in città.
Il tempo tiene, a parte qualche piccola shower nel complesso si vede anche il sole quindi non ci si può lamentare!
All'ora di pranzo saliamo sul 75, che è il bus che collega il centro della città con lo stadio, e in poco meno di mezz'ora Hampden si spalanca davanti ai nostri occhi... Lo stadio è davvero bello, quando entriamo è vuoto e fa davvero impressione! Il prepartita scorre via velocissimo, tra una Scotch Pie, due risate e la musica che ci intrattiene. Poi parte il "We'll be coming", l'inno della Tartan Army (i tifosi al seguito della Scozia) adattato per l'occasione e cantato dalle giocatrici, che precede l'ingresso in campo delle squadre e il momento degli inni nazionali.
Non so ancora cantare l'inno, a parte la prima strofa "Oh Flower of Scotland, when will we see your like again..."ma tutto questo "patriottismo" mi coinvolge (!!) e a fine partita ci sentiamo un pò più "Scottish" di prima.
Viviamo la partita, le ragazze in campo s'impegnano e ne esce anche qualcosa di bello; la Scozia passa in vantaggio su rigore, la Spagna pareggia e a fine primo tempo sbaglia un rigore. Nella ripresa il gioco è bello, ma la partita finisce 1-1, davanti a 4058 spettatori.
Lasciamo lo stadio, riprendiamo il 75 (biglietto singolo £1,85) stavolta verso il centro e prima di ripartire in direzione Capital City ci fermiamo a curiosare dentro la "Buchanan Galleries".
Il ritorno è ovattato, l'iPod fa il suo dovere e i Kasabian nelle cuffie hanno un effetto rilassante. Dopo il freddo della giornata, un pò di aria calda ci voleva...
Quando vediamo Edimburgo, il buio è già fitto nonostante siano appena le 7pm. Tempo di fermarci per uno spuntino, poi via verso casa... sarebbe sabato sera, è vero, però siamo troppo stanchi anche solo per pensare di uscire di nuovo. La giornata è stata lunga, la settimana che ci attende lo sarà altrettanto.
Quindi, un paio di tweets dal cellulare e poi a nanna... a chiudere il giorno in cui le gonnelle (e non i kilts) hanno conquistato Hampden... che bello...
venerdì 19 ottobre 2012
Quando una coperta ti salva la vita...
Martedì siamo arrivati ad Edimburgo, accolti dalla "solita" pioggia...
Quando abbiamo recuperato le chiavi e finalmente chiuso la porta di casa nostra dietro di noi, ci siamo resi conto che la nostra avventura stava davvero cominciando...e allora apri il frigo (vuoto), controlla le luci, ma soprattutto accendi il riscaldamento (tutto elettrico).
Purtroppo avevamo solo un pezzo di piumone con noi (l'altro sarebbe arrivato solo oggi con il corriere espresso...) e abbiamo avuto la bruttissima idea di dormire vestiti come in Italia.
Contando che la casa, chiusa da qualche mese, si presentava accogliente poco più di una ghiacciaia, il risultato non poteva essere che questo: sveglio coi geloni nel cuore della notte, cercando calze e felpa con cappuccio per coprirmi il più possibile!
Per fortuna, il giorno dopo, abbiamo avuto un piacevolissimo incontro con il negozio "Pound Stretcher" in Lothian Rd e, soprattutto, con il suo meraviglioso "duvet" (piumino) che, posso dire, mi ha salvato la vita! Quello che vedete nella foto sopra è la confezione di questa "meraviglia" tecnologica; il numero vicino alla sigla "tog" (unità di misura del calore, ho scoperto...) sta ad indicare una sorta di "indice di calore" che il prodotto dovrebbe garantire. Per precisione, va detto che il massimo della scala è "15" e che noi ci siamo fermati a "13,5" solo perché...beh...il 15 era finito!
Questo, decisamente, è stato finora il migliore acquisto fatto in terra scozzese, assieme all'arrosto di Mark&Spencer che, con 2 contorni, è costato solo £5,00 e che sarà servito domenica o lunedì!
A proposito, visto che qui si sta facendo buio, è necessario passare da un supermarket per la cena di stasera...per completare la "Chicken&Mushroom Soup" che ci aspetta in frigo...
giovedì 18 ottobre 2012
Independence Day (alla scozzese)
Di cosa si tratta, dal momento che in Italia non se n'è praticamente parlato?
Questo accordo stabilisce che il Parlamento Scozzese (dove la maggioranza è composta da membri dello SNP, lo Scottish National Party) avrà la possibilità di indire un referendum il cui unico quesito sarà: "Volete l'indipendenza della Scozia dalla Gran Bretagna?"
Il referendum si terrà nell'autunno del 2014, indicativamente, e vi parteciperanno tutti gli scozzesi che avranno, a quella data, compiuto 16 anni. Questa è la seconda, grande notizia, perché contestualmente a quanto detto sopra, è stata abbassata anche l'età minima per il diritto di voto, per far partecipare quante più persone possibile.
Negli ultimi secoli la Scozia è stata attraversata da un forte sentimento nazionalista, che per la prima volta, in maniera libera, democratica e non violenta, avrà la possibilità di esprimersi sulla madre di tutte le questioni: uno Stato libero ed indipendente, non più parte del Regno Unito.
Tuttavia, gli ultimi sondaggi darebbero per vincente il "NO"; Mr Salmond, che forse più di tutti esce vincitore dopo questo accordo, dovrà fare un grande lavoro per convincere gli indecisi e "convertire" i contrari. Oggi, al convegno di Perth del SNP, la campagna elettorale è già cominciata.
I "Commonwealth Games" che Glasgow ospiterà nell'estate del 2014, potrebbero essere l'ultimo evento che la Scozia ospita come membro della GB.
Sarà una bella corsa, ma sicuramente è già stato un grande passo, sia per la Scozia, sia per la Gran Bretagna.
mercoledì 17 ottobre 2012
Benvenuti! Welcome!
Questo blog nasce dal desiderio di condividere passioni ed esperienze, desiderio che ho da sempre.
Il titolo che ho scelto per il blog è abbastanza, di per sé, esaustivo: "Alba" è il nome gaelico della Scozia, Paese nel quale da ieri, martedì 16.10.'12, ho scelto di trasferirmi per cominciare una nuova vita. Il rugby è uno stile di vita che mi ha scelto qualche anno fa. E in maniera rugbystica ho vissuto anche l'altra mia grande passione, la pallavolo.
Pensieri ne ho sempre avuti, tanti, troppi, immagini ne ho scattate moltissime, da bordo campo ma non solo.
Non si ha qui l'intento di insegnare nulla a nessuno; qui, troverete notizie, curiosità, aneddoti, spero utili, sulla mia nuova esperienza in terra scozzese, con una prospettiva, come anticipato, rugbystica.
Perchè è così che ho scelto di vivere la mia vita, con un occhio al passato per andare avanti verso il futuro.
Se volete, potrete viaggiare con me attraverso questo sogno!
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