Arrivo abbastanza presto in zona, anche perchè da casa devo cambiare due bus. Scelgo, una volta giunto in Princes St, di non prendere il numero 1, che mi avrebbe portato quasi davanti allo stadio, ma opto per il 3, che mi lascia in London Rd da dove ho una prima, bellissima visuale di Easter Rd, come da una terrazza. Cammino fino allo stadio, svoltando nella strada con lo stesso nome, Easter Rd, prima di imbucare, sulla destra, Albion Road, che è, ad essere pignoli, la via dello stadio. Insomma, all’angolo col catino biancoverde trovo già alcuni banchetti col materiale, a maggioranza maroon ma con qualche sciarpa anche dell’Inverness. Sbrigate le solite formalità agli ingressi, una volta dentro devo ammettere che questo stadio ha davvero un grande fascino. Dalla tribuna si vede il mare, che sbuca nell’angolo tra lo stand occupato dagli Highlanders (il Famous Five Stand) e l’East Stand, chiamiamolo i “distinti” di uno stadio italiano.
Easter Rd è un tipico stadio britannico, tradizionale, con quattro stand che non comunicano tra loro, indipendenti, ma con gli angoli comunque chiusi a dare un senso di intimità. Oggi è praticamente pieno, perchè i Jambos non si perdono l’occasione, giocando nella propria città, di far sentire a casa i ragazzini di coach McGlynn. Il rapporto tra le tifoserie sarà di 5/1, e se per onestà sarebbe stato meglio disputare la gara a Dundee o Aberdeen, a metà strada, non posso negare che la cosa mi faccia piacere. L’Inverness di Butcher è in un periodo di forma strepitosa e solo un’impresa potrebbe consentire ai giovanissimi Jambos di centrare la finale di Hampden. Gli Highlanders, però, soffrono troppo, non riescono ad imporre il loro gioco e, nonostante passino in vantaggio con Shinnie (dopo aver sbagliato numerose palle gol) si fanno riprendere da un gol di Ngoo, nuovo acquisto (in prestito fino al termine della stagione) degli Hearts, un attaccante alto e fisicamente esuberante arrivato dal Liverpool. Si va ai rigori e gli Hearts battono il Caley Thistle (oggi seguito anche dalla mascotte, Nessie) guadagnandosi, a ben diritto, la finale di marzo e la possibilità di conquistare un titolo in questa disgraziata stagione.
Dopo gara tutto tranquillo, e dopo aver assistito alla conferenza stampa prendo il 35 in direzione Royal Mile. Stasera c’è Juve-Genoa, è una delle pochissime occasioni che ho di vedere all’opera il Grifone da quando siamo in Scozia e non me la voglio perdere. Tra l’altro, un gol di Borriello ci regala un pareggio insperato, alla prima di Ballardini in panchina. Siamo in un pub della Old Town, circondati da ragazzi australiani che celebrano l’Australian Day...c’è spazio anche per la mia esultanza, del resto il tasso alcolico alle 10pm è già alto e quindi, who cares?!
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